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Editoriale dicembre

Scoop, è Natale.

in scena quello autentico, pieno di emozioni.

Da condividere in luoghi che trasformano l'anima.

Scoop, è Natale. Sono anni che sognavo di scrivere questa frase e finalmente ora a un senso. Perchè nel avremo il primo Natale dopo tanti lockdown e questo solo grazie alla ricerca scientifica che ci ha offerto in tempi record il vaccino, già somministrato in oltre sette miliardi di dosi nel mondo. Saranno feste senza la nonna dentro l'ipad appoggiato sulla tavola se continueremo a vaccinarci con tutte le dosi necessarie, senza se e senza ma. E torneremo a goderci il mondo. Finalmente insieme, come diciamo nella nostra copertina. Perché ora sappiamo bene cosa ci è mancato, ma abbiamo anche l'occasione di riprendercelo.

Abbiamo voglia di tornare sulle piste di sci e i nostri servizi sulla Valchiavenna e sulle mete dalle Alpi agli Appennini sono un inno alla libertà ritrovata. Ma anche il provare, perchè no, a sperimentare sport come lo scialpinismo (vi spieghiamo come muovere i primi passi a pag.). Le foto che trovate in quelle pagine non sono realizzate tutte lo scorso inverno. Alcune sì, grazie ai fotografi che vivevano in quelle zone; altre sono, invece, di repertorio, perchè sembra passato un secolo, ma per il Dpcm del 3 dicembre dello scorso anno questo era lo scenario: “Spostamenti vietati durante le festività natalizie, rientri dall'estero con quarantena, niente veglioni di Capodanno, coprifuoco, centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi. E divieto di spostamento tra regioni anche se in zona gialla....”. Insomma, progettare e realizzare un giornale di viaggi non è stata una passeggiata, ma l'energia e la voglia di raccontare il mondo qui a Dove è lievitata come il panettone e, alla fine, il miracolo è riuscito. Per festeggiare insieme abbiamo scelto di viaggiare intorno alla parola emozione: l'emozione adrenalica dello sport, ma anche quella calda di una cena in baita, o lenta di una passeggiata con le ciaspole nei boschi o, ancora, quella avvolgente di un'immersione in una Spa tra le montagne.

Ma sarà emozionante poter tornare semplicemente tra le bancarelle dei mercatini di Natale o festeggiare, come forse abbiamo fatto in passato, l'ultimo dell'anno a Napoli, Vienna o a Parigi. Perchè non solo i luoghi saranno diversi, ma noi ora abbiamo occhi nuovi. I viaggi, come dice Fernando Pessoa, sono i viaggiatori, e ciò che vediamo è ciò che siamo. Nel profondo ci sentiamo da una pandemia che ci ha costretto all'isolamento, alla mancanza di relazioni sociali, all'immobilismo, ma ci è bastato un ristorante, una gita fuori porta, un museo, una serata al cinema per ricordare la bellezza della parola “vivere”. E le vacanze di Natale, illuminate da luoghi magici, sono i nuovi spazi dove dove condividere benessere, felicità, creatività, gioco e trasformazione. Pensandoci bene è l'unico regalo sensato che possiamo chiedere.

 

Di Simona Tedesco

 

Pagina a cura di Laura Pesce

Biblioteca Archimede