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'L canton piemontèis dla letura

(L'angolo piemontese della lettura)
 L'inverno in Piemonte
La galaverna
Galaverna è parola affascinante e antica di incerta etimologia, di certo evoca gale, ornamenti d’inverno. E’ definita nei dizionari (Zanichelli, Sabatini Coletti) ghiaccio che si forma su   alberi, foglie e oggetti esposti al freddo intenso. In un vecchio dizionario piemontese del 1859 di Vittorio di Sant’Albino, galaverna è un termine dialettale femminile e sta per brinata, brina, rugiada o nebbia congelata che negli stridori dell’ inverno investe i rami delle piante, gli arbusti, l’ erbe, a modo che appaiono coperti di neve.
 

  La galaverna (o nebbia congelata) è un deposito di ghiaccio in forma di aghi o scaglie su oggetti esterni, che può prodursi in presenza di nebbia quando la temperatura dell’aria è inferiore a 0°C (da -2° a – 8°).

INVERNI DI PROVINCIA
di Arturo Foà (Cuneo 1877 - 1944)
 
Oggi vi penso, inverni di provincia,
nelle tepide stanze, sulle strade
ove la neve a larghi mucchi gela.
Melanconia dei brevi giorni, e cara
dolcezza delle taciturne sere
fra il camino e la tavola, nel raggio
della centenne lampada custode!
 
Parton dal fuoco piccole parole,
onde, chi veglia, dal suo mover d'aghi,
o dal suo studio a brevi tratti sosta,
ed ascoltando, ad occhi aperti, sogna.
 
(Da "Le vie dell'anima", Lattes, Torino 1912) 
 
Bônet all’astigiana
 
 
INGREDIENTI PER 6 PERSONE
  • 1 l di latte
  • 100 g di savoiardi
  • 120 g di amaretti
  • 1 tazzina di caffè
  • 4 cucchiai di rum
  • 5 uova
  • 200 g di zucchero
  • 50 g di cacao amaro
  • caramello
DIFFICOLTÀ:
media
 
PREPARAZIONE
30 minuti più il tempo di raffreddamento 
 
COTTURA
45 minuti 
 
Portate a ebollizione il latte e lasciatelo raffreddare. Sbriciolate i savoiardi e gli amaretti e uniteli al latte, mescolando bene, poi aggiungete al composto anche il caffè e il rum. Lavorate ancora per amalgamare uniformemente tutti gli ingredienti.
In una terrina sgusciate le uova, unite lo zucchero e lavorate il tutto fino a ottenere una crema soffice e pallida; incorporate il cacao e continuate a mescolare fino a quando il tutto sarà completamente omogeneo.
Unite poco per volta il latte nel composto di uova e cacao, mescolando bene. Distribuite un velo sottile di caramello negli stampini individuali, versate sopra l’impasto e fate cuocere a bagnomaria in forno a 200 °C per 30-40 minuti.
Passate gli stampini in frigorifero per almeno 2 ore, quindi sformateli e serviteli a temperatura ambiente, decorando a piacere con ciuffetti di panna e scaglie di cioccolato. 
 
In biblioteca Archimede:
 
Inverni alti, Emilio Jona
Collocazione: P 853.9 SAR
«Con i tempi che corrono più nessuno costruisce case, c’è pericolo di vederle il giorno dopo sbriciolate dalle bombe, e mio padre che è muratore è rimasto senza lavoro». Così si apre questo testo che ci offre una delle rappresentazioni più limpide e pure della letteratura resistenziale. Ma si tratta di una Resistenza solo accennata, che è tutta nella solidarietà degli uomini e delle cose, prima che l’umanità e la natura vengano sconvolte e oltraggiate dal salire sui monti della violenza nazifascista. «Un’opera “neorealistica” che evita in gran 
parte le secche del Neorealismo», e di «di un romanzo della Resistenza in cui di fatto la Resistenza non c’è. O meglio: la Resistenza è quella della gente comune, che offre ospitalità a chi ne ha bisogno e contrappone, all’odio e alla violenza, la sua antica dignità, la sua tenace moralità.»
 
Neve in Val d'Angrogna
Marina Jarre 
Collocazione :  P 853.9 JAR
La storia che Marina Jarre ci racconta in queste pagine è quella, corale, del giovane capitano Lorens Buffa, dall'animo oscuro e furioso; di Jouanna Ricca, dagli occhi ridenti anche nei tempi più cupi; del pastore Henri Arnaud, uomo di fede ma, volentieri, anche di spada; di Davide Coïsson, che cerca senza sosta la bellissima moglie Margherita, scomparsa nell'affanno della fuga; di Jangigèt, svelto nel pensiero e nell'azione, infine sposo fortunato di Jouanna dalle rosee labbra, invano amata dall'amico Pol... È la drammatica epopea di una comunità di montanari nelle impervie e nevose Valli valdesi del Piemonte sabaudo, minuscolo avamposto protestante, le cui umili vicende nel secolo della Controriforma dipendono dal complicato intreccio politico del loro sovrano, il duca Vittorio Amedeo, alleato instabile, per ragion di Stato, dei potenti dell'epoca. Tra ripetuti massacri, dure prigionie e abiure forzate, tra marce estenuanti verso l'esilio in Svizzera e l'avventuroso ritorno nelle terre avite - il Glorioso Rimpatrio del 1689 - nonché la successiva, caparbia resistenza armata, si snodano storie di fame, freddo e dolore, ma anche di speranza, condivisione, attaccamento alla propria terra e fede. 
 
Sotto la neve fuori dal mondo, Benito Mazzi
Collocazione:P 372.92 MAZ
L’attenzione di questa pubblicazione è rivolta al piccolo mondo degli insegnanti di quei paesi di montagna, molti dei quali agglomerati di poche case oggi disabitati.[...]La maggior parte delle testimonianze raccolte in questo libro si rifà agli anni del dopoguerra (1945-1960); a parlare sono maestre e maestri di montagna che si trovarono ad operare in pluriclassi terribilmente popolate o in altre quasi vuote, spesso tenute in vita nelle località più sperdute dagli scarsi fondi comunali o addirittura da privati cittadini, spinti all’encomiabile quanto ingente sacrificio dal ricordo di un congiunto o di un amico caduto in guerra, oltre che dall’amore per la propria terra. Sono loro a descrivere quei giorni lontani, quelle esperienze fra gente povera di mezzi ma ricca di valori. Sono pagine calde di affetti, di passione e dedizione, che ci riportano a dimensioni dimenticate del vivere quotidiano, a tempi in cui il rispetto delle istituzioni, degli anziani, dei sacri principi era regola irrinunciabile per l’intera comunità e la maestra una guida, un simbolo. 
«Oh, la mia maestra!». Quante volte le insegnanti elementari di ieri si sono sentite salutare con questa esclamazione di gioia, di affetto e di rimpianto incontrando i loro scolari di un tempo ormai padri e nonni. E in quel frangente si sono ritrovate per un attimo in quel loro mondo così lontano .[...] «Chi insegna non solo trasmette il suo sapere, ma anche profonde nell’atto parte di se stesso, parte della propria vita, della propria anima», leggiamo nella testimonianza che conclude il libro. «Passeranno gli anni, le vicende muteranno, nomi e volti sfumeranno, ma insegnante e allievi saranno per sempre, anche se inconsapevolmente, l’uno nella vita dell’altro».
 
 
 
A spasso sulla neve.
60 itinerari con le ciaspole.
Davide Zangirolami e Umberto Bado
Collocazione : P 914.5104 ZAN
60 escursioni tra dolci pendii e distese innevate, nel candido silenzio della montagna. L'emozione di passeggiare tra incantevoli panorami e trascorrere giornate indimenticabili. Escursioni per tutti, dalle più semplici con la famiglia a quelle più impegnative con gli amici. Itinerari completi di fotografie, descrizioni dettagliate dei percorsi con dislivelli, tempi di percorrenza e livello di impegno fisico, corredati da carte dell'Istituto Geografico Centrale.

 
 
 
 
Fonti:  http://meteoweb.eu
            http://giardinofiorito.wordpress.com
            http://www.claudiana.it
            http//www.amazon.it
            http://www.cucina.corriere.it
            http://www.isolafelice.forummunity.net
            http://leonbizz66.blogspot.it
            http://www.priuliverlucca.it
 
Responsabile della pagina: Rosalda Grosso