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Giorno del ricordo

10 febbraio 
 
 
 
10 FEBBRAIO
 
 
Con il trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947, si stabiliva che l'Italia, che aveva perso la seconda guerra mondiale, dovesse cedere (al dittatore comunista Tito, che aveva il merito di aver vinto) gran parte della Venezia Giulia e l'ultimo lembo della Dalmazia. 
Un anniversario mai dimenticato dai circa 350.000 istriani, fiumani e dalmati, che dovettero lasciare le proprie terre, pagando loro soltanto un debito di guerra dell'Italia intera. 
Fu un lungo e straziante esodo che si accompagnò anche al terribile ricordo dei molti familiari, amici e conoscenti scomparsi, molti nelle “foibe”.
Era il 25 aprile quando il resto della Penisola festeggiava la Liberazione con l'arrivo degli americani, ma in queste terre, così vicine eppure incommensurabilmente lontane, la “liberazione” la portarono i  titini.
.chi non riuscì a scappare in Italia con mezzi di fortuna, abbandonò tutto, lavoro, casa, terreno, tombe dei familiari, finì nelle FOIBE o ANNEGATO.
Zara la capitale della Dalmazia, per un fatto puramente geologico - a sud dell'Istria, le profonde cavità naturali di origine carsica non esistono; così la mattanza degli italiani avvenne con altri mezzi, solitamente per annegamento con una pietra al collo, o per fucilazione o per internamento nei campi di concentramento iugoslavi. Migliaia di cittadini “processati” da Tito e spariti nel nulla.
Zara andò a pezzi bersagliata sotto 54 bombardamenti anglo-americani (alleati di Tito). Zara non era mai stata una base militare o obiettivo altamente strategico, 
l'unico scopo era la  PULIZIA ETNICA ANTITALIANA in modo da indurre la popolazione ad andarsene.
Andarono in pezzi, vite, famiglie , prospettive, sogni e tradizioni.
 
 
Nel 2004, rompendo un lungo silenzio, il Parlamento italiano ha istituito il 
“GIORNO DEL RICORDO” 
da celebrarsi il 10 febbraio, in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle complesse vicende del confine orientale.
 
 
In evidenza:
 
 
 
Bora / Anna Maria Mori, Nelida Milani
Collocazione 858.9 MOR
Come vive e cosa prova chi è stato sradicato dalla propria terra e allontanato dalla propria gente? E chi, pur restando, viene separato da coloro insieme ai quali è cresciuto, e privato della lingua in cui ha imparato a parlare, leggere, comunicare? Questa lacerazione si può superare o quanto meno accettare, oppure la ferita resterà aperta per sempre? Anna Maria Mori, istriana di Pola, ha lasciato con la famiglia i luoghi della sua infanzia al termine della seconda guerra mondiale, quando sono passati dall´Italia alla Jugoslavia. Nelida Milani, anche lei istriana, anche lei nata nella Pola italiana è invece rimasta, rinunciando alla lingua, a molti degli affetti, alla consuetudine con un mondo che veniva snaturato.
 
 
 
 
In biblioteca
alcuni suggerimenti di lettura:
 

L'*Italia e il confine orientale, 1866-2006 / Marina Cattaruzza. - Bologna : Il Mulino, [2007]. - 392 p., [4] p. di tav. : ill. ; 22 cm. Collocazione 945.3084 CAT

L'*alibi della resistenza : ovvero come abbiamo vinto la Seconda guerra mondiale/ Gianni Oliva. - Milano : Mondadori, 2003. - 121 p. ; 20 cm.  
Collocazione 945.091 OLI 

Foibe : le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria / Gianni Oliva.
Collocazione 945.0916 OLI

Foibe : una storia d'Italia / Jože Pirjevec ; con la collaborazione di Gorazd Bajc
Collocazione 940.5405094539 PIR 

(Nell'immagine le principali FOIBE scoperte)
 
Il *giorno del ricordo / a cura di Alessandro Cuk a Antonio Zett. 
Collocazione 949.72 GIO
 
Il *giorno di San Vito: jugoslavia 1918-1992: storia di una tragedia / joze Pirjevec.
Collocazione 949.7 PIR
 
Una *grande tragedia dimenticata: la vera storia delle foibe / Giuseppina Mellace.
Collocazione 945.0916 MEL
 
*Istria allo specchio: storia e voci di una terra di confine / Enrico Miletto.
Collocazione 945.0916 MIL
 
*Istria dei miracoli : viaggi in una terra di mezzo / Stefano Tomassini.
Collocazione 914.972 TOM
 
Pola-Istria-Fiume : 1943-1945: la lenta agonia di un lembo d'Italia /   Gaetano La Perna. - Milano : Mursia, 1993. - 427 p. : 8 c. di tav.; 21 cm.  
Collocazione 945.0916 LPE
 
*Prigionieri del silenzio / Giampaolo Pansa. 
Collocazione 940.55 PAN
 
*Compagno Tito : Una biografia critica / Milovan Gilas ; trad. dal   serbocroato di Francesco Saba Sardi. - Milano : Mondadori, 1980. - 237 p.   : 8 tav. ; 21 cm. 
Collocazione 949.7092 TIT
 
*Nei campi di Tito : soldati, deportati e prigionieri di guerra italiani in Jugoslavia (1941-1952) / Costantino Di Sante ; prefazione di Novenka Troha. - Verona : Ombre corte, [2007]. - 269 p. ; 22 cm. 
Collocazione 940.54 DIS 
 
La *questione giuliana, 1943-1947 : la guerra e la diplomazia, le foibe e l'esodo / Paola Romano. - Trieste : LINT : Unione degli istriani, 1997. - XVIII, 253 p. ; 24 cm. Segue: Allegati.
Collocazione 945.390916 ROM
 
*Naufraghi della pace : il 1945, i profughi e le memorie divise d'Europa / a cura di Guido Crainz, Raoul Pupo, Silvia Salvatici ; saggi di Federigo Argentieri ... [et al.]. - Roma : Donzelli, [2008]. - IX, 260 p. : ill. ; 22 cm.
Collocazione 940.5308691 NAU
 
*Arrivare da lontano : l'esodo istriano, fiumano e dalmata nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia / Enrico Miletto ; prefazione di Gianni Oliva. - Varallo : Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli Cino Moscatelli, 2010. - 287 p. : ill. ; 24 cm. 
Collocazione P 325.2109451 MIL
 
*Magazzino 18 : storie di Italiani esuli d'Istria, Fiume e Dalmazia / Simone Cristicchi ; con Jan Bernas ; a cura di Simona Orlando.
Collocazione 949.72 CRI
 
*Ma già prima di giugno / Patrizia Rinaldi
Collocazione 853.92 RIN
 
*1943-1954, Trieste sotto / regia di Marino Maranzano. - Roma : Istituto Luce, [2003]. - 1 DVD (154 min.).
Collocazione  DVD 945.39310916 MAR

  Marina Ivanovna Cvetaeva
 
8 ottobre (26 settembre, secondo il calendario giuliano, allora in uso in Russia) 1892 - Elabuga, 31 agosto 1941
Collocazione 891.744 CVE 
 
I libri di Fulvio Tomizza
Collocazione 853.9 TOM
 
 
(Giurizzani, 26 gennaio 1935 – Trieste, 21 maggio 1999)
 
 
C'è sulla carta – un posto guardaci – sangue al viso!
Si batte nel supplizio della croce ogni villaggio.
L'ha diviso – come una scure- il palo del confine.
C'è sul corpo del mondo
una piaga: tutto divorerà.....
 
(Marina Ivanovna Cvetaeva)
 
"Qualsiasi vento è vento di mare, e qualsiasi città, anche la più continentale, nelle ore di vento – è marittima. C’è odor di mare, no, ma: c’è aria di mare, l’odore lo aggiungiamo noi. Anche il vento del deserto è di mare, anche quello della steppa è di mare. Giacché al di là di ogni steppa e di ogni deserto – c’è il mare, l’oltredeserto, l’oltresteppa… Ogni viuzza in cui tira vento è la viuzza di un porto". 
 
(Marina Ivanovna Cvetaeva)
 
Fonti:
  • Il giorno del ricordo a cura di Alessandro Cuk e Antonio Zett.
  • Bora di Anna maria Mori e Nelida Milani
  • Poesie di Marina Ivanovna Cvetaeva
 
Responsabile della pagina: Rosanna Cavallero